A casa nostra i taralli si fanno tutte le settimane. Mamma dice sempre “si tiani guliu o t’ani puntiddra u stomacu, nu taraddru ci vò sempi ara casa” trad. “se hai voglia di qualcosa di buono o vuoi uno spezzafame un tarallo ci deve essere sempre a casa”.
Ed ecco che i taralli a casa nostra si fanno sempre, 12 mesi all’anno, possono anche esserci 40 gradi, i taralli a casa nostra si fanno e basta. In calabrese si chiamano anche “squadatiaddri” perchè prima di essere infornati vengono bolliti.
La ricetta è quella tradizionale di famiglia, la ricetta di mia mamma Rita e di cui lei si vanta tanto… ed ha ragione a farlo. Sono strepitosi! sono anche di una facilità e velocità disarmante, il risultato assolutamente perfetto, taralli caserecci friabili, buoni, gustosi e che mantengono queste caratteristiche per settimane.
Ecco la ricetta per circa 30-35 taralli
Ingredienti
- 425 g di farina 0
- 425 g di farina 00
- 350-400 ml di acqua
- 250 g di lievito madre pasta madre solida rifrescata (idro 50%) oppure 165 g di li.co.li. rinfrescato (in questo caso aumentare la farina di 85 g (metà 0 e metà 00)) oppure 12 g di lievito di birra fresco oppure 6 g di livito di birra secco
- 100 ml di olio extravergine di oliva
- 18 g di sale
- semi di finocchio (o semi di anice)
Nota 1: per gli utilizzatori di pasta madre in questa ricetta può essere anche usato esubero, ovvio se rinfrescato il risultato sarà migliore.
Nota 2: ogni farina, è risaputo, assorbe in maniera diversa, pertanto vi consiglio di iniziare con 300-350 ml di acqua e lasciarne da parte 50-100 ml, versate l’acqua a filo mentre impastate e aggiungete la restante acqua pian piano, l’impasto deve avere la consistenza molto compatta tipo quella della pasta fatta in casa per intenderci.
L’impasto va fatto rigorosamente a mano. Setacciate le farine, unite i semi di finocchio o di anice, sciogliete nell’acqua il lievito e sale, unite l’olio, uniti tutti gli ingredienti iniziate ad impastare, impastate per qualche minuto, in modo che l’impasto risulti compatto. Non va lavorato troppo, in questo caso non serve incordare anzi è meglio non impastare troppo altrimenti risulterà poi difficile stendete la pasta. Lasciate riposare coperto da un canovaccio per 10 minuti. Trascorso il tempo del riposo, inizierete a formare dei salsicciotti grandi quanto un mignolo e formerete delle ciambelline della grandezza che preferite, in genere il salsicciotto deve avere lunghezza circa di 15-20 cm. Per stendere la pasta, per rendere i taralli belli lisci, mia mamma si unge le mani con olio di oliva, la formatura risulterà cosi molto facile. Sigillate mi raccomando bene le estremità altrimenti si apriranno.
Stendete i taralli su un tavolo, copriteli con un canovaccio e lasciateli riposare per 10-15 min. Non devono raddoppiare, se usate lievito madre potete spingere il riposo fino ad 1 ora, questo dipende dal vostro lievito, ma non dovete attendere il raddoppio, basta solo che la lievitazione sia iniziata.
Nel frattempo mettete a bollire dell’acqua in un tegame largo e basso. Una volta raggiunto il bollore, immergete i taralli, appena saliranno a galla, ci impegheranno al massimo 1 minuto,
toglieteli e lasciateli asciugare su un canovaccio pulito di lino o cotone. Procedete cosi per tutti i taralli. Lasciateli riposare dopo averli bolliti per 15-20 minuti.
Accendete il forno a 250 gradi, mettete i taralli su una leccarda coperta da carta da forno e informate, abbassate subito la temperatura a 200 gradi e cuoceteli per circa 15-20 minuti, qui dovrete un pò regolarvi voi a vostro piacimento, se desiderate un tarallo più morbido allora appena si colorano toglieteli dal forno, saranno cosi friabilissimi fuori e più morbidi dentro, se invece li preferiti friabilissimi e croccantissimi sia dentro che fuori allora lasciateli in forno qualche minuto in più e lasciateli colorare ancora di più.
Sfornateli e lasceteli raffreddare su una gratella.
I vostri taralli caserecci, lisci, lucidi e friabilissimi sono pronti, gustosissimi, uno tira l’altro… vi assicuro che vi piaceranno!
Conservateli in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico, manterranno cosi la loro friabilità per giorni e giorni.
Buon appetito e ricordate sempre che l’ingrediente segreto è sempre quello di cucinare con Amore!
Ricetta molto importante nei contenuti e nella gustosità. Da provare assolutamente ! interessante la descrizione . Continua così mi piacerebbe ci seguissimo a vicenda che ne pensi?
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grazie si certo sarà un piacere
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Ciao, penso di farli, ma non avresti anche la ricetta dei taralli calabresi che non vanno bolliti? grazie mille, interessanti le tue ricette
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ciao, puoi usare la stesaa ricetta saltando la bollitura, verranno bene lo stesso, cresceranno un pò nel forno, ma saranno gustosi allo stesso modo
grazie mille per i complimenti 🙂
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Ciao! Per farli dolci quanto zucchero devo mettere?
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ciao, scusa ma ti leggo solo ora… questo dipende dai tuoi gusti generalmente si può aggiungere 200-300 gr di zucchero per kg di farina, dipende da quanto li ami dolci o meno 🙂
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Salve. Ho letto questa ricetta. Solitamente ho sempre realizzato quella dei taralli pugliesi, ossia col vino nell’impasto, ma vorrei provare questa, giusto per cambiare un po’. Pure io sono ghiotto dei taralli e non me li faccio mai mancare: o li preparo o li compro. Se posso, vorrei porti alcune domande. Ho letto che non li lasci lievitare molto, in questo caso, però, risulteranno forse meno digeribili rispetto ai taralli lasciati lievitare regolarmente finchè non raddoppiano? E se invece di adoperare il lievito di birra, usassi quello istantaneo? Altra domanda, se posso, che differenza passa tra farli bollire in pentola o infornarli subito? Forse quelli bolliti restano più morbidi e più digeribili? Grazie
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Grazie e scusa del ritardo, la lievitazione termina una volta che li hai bolliti quindi saranno digeribili e friabili, no il lievito istantaneo nn va bene, toglierebbe gusto, vengono bolliti appunto per far terminare la lievitazione e renderli lucidi e lisci. Scusa ancora per il ritardo nella risposta spero di esserti stata di aiuto.
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Ho provato questa ricetta qualche settimana fa, dono venuti ottimi. Oggi pomeriggio li rifaccio con semi di anice, altri senza e altri ancora un po’ piccanti, così non pensiamo al coronavirus. Baci (virtuali 😂😘).
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Grazie Ylenia! #andràtuttobene
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Bravissima!!!!!
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Ciao : )))
Li ho fatti ieri! Con la mia mitica pasta madre!! Sono semplici da fare e buonissimi! Ti manderei una foto ma non uso i canali social!
Grazie per aver condiviso la Vera Ricetta. Si sente che c’è amore in quello che fai.
Un abbraccio!
Alessandra
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Che bello Alessandra grazie ❤️
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Scusa ma se nn lievitano a me nn vengono a galla. Come mai???
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Ciao puoi farlo riposare anche di più adesso che fa freschetto puoi farlo lievitare un po’ ma nn al raddoppio perché perderesti da una parte la friabilità.
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